Le dinamiche lavorative per chi ha conseguito un titolo in psicologia stanno subendo significative trasformazioni, in particolare grazie all'entrata in vigore della legge n. 163 del 2021.
Dall'eliminazione dell'Esame di Stato alle nuove possibilità occupazionali in settori emergenti, è importante approfondire le nuove opportunità offerte dalla normativa ed esplorare le prospettive professionali per coloro che intraprendono il percorso della psicologia in Italia.
Neolaureati in psicologia: gli effetti della legge n.163/2021 sull'occupazione
Il 28 ottobre 2021 il Senato ha approvato in via definitiva il Ddl 2305 in materia di titoli universitari abilitanti. È nata così la legge n. 163/2021, che ha avuto un impatto abbastanza significativo sui nuovi laureati in psicologia in Italia.
Questa legge ha infatti introdotto delle importanti novità che hanno facilitato l’occupazione dei neolaureati. Tra le più significative troviamo:
- abolizione dell’Esame di Stato e introduzione della Prova Pratica Valutativa in psicologia: l’esame di laurea magistrale abilita direttamente all’esercizio delle professioni sanitarie, tra cui quella dello psicologo
- miglioramento dell’offerta formativa universitaria affinchè possa essere garantita una maggiore professionalità nei servizi di psicologia
- riduzione dei tempi di inserimento lavorativo: si sono aperte ulteriori possibilità di impiego per i nuovi laureati in psicologia, migliorando le prospettive di lavoro per i futuri professionisti
- maggiore consapevolezza e comprensione del valore del benessere psicologico nella nostra società. Ciò ha determinato un aumento della richiesta di servizi psicologici e il riconoscimento dell'importanza della professione di psicologo.
Laurea triennale o magistrale: quali occupazioni possibili?
Le occupazioni per un neolaureato in psicologia possono essere differenti in base al livello della laurea conseguita.
La laurea triennale è la laurea di primo livello e rappresenta il primo passo nel percorso universitario. Chi completa il percorso triennale ha solitamente una formazione più generica: non essendo specializzato in un ambito specifico, le opportunità di lavoro potrebbero essere più limitate.
Tra i principali sbocchi lavorativi per un laureato triennale troviamo:
- servizi educativi e familiari
- potenziamento delle risorse individuali
- promozione del benessere del paziente.
Chi invece ha conseguito una laurea magistrale ha completato un programma di studio avanzato e verticale, acquisendo una conoscenza più approfondita di un determinato settore. Questo lo rende adatto per occupazioni più specializzate e avrà di conseguenza maggiori opportunità lavorative in diversi ambiti come quello sociale e assistenziale, oltre che nelle risorse umane.
Le occupazioni possibili non dipendono tuttavia solo dalla laurea, ma anche da fattori come le competenze tecniche e trasversali, le abilità di comunicazione e il network professionale di ogni individuo.
Non solo clinica: dove è richiesta la figura dello psicologo?
Oltre che per l’attività clinica, la figura dello psicologo è richiesta in diversi ambiti:
- ambito scolastico: gli psicologi possono lavorare nelle scuole come consulenti per gli insegnanti, gli studenti e le loro famiglie. Come psicologi scolastici possono fornire valutazioni psicologiche, supporto emotivo, consulenza educativa e sviluppare programmi di prevenzione e promozione del benessere
- ambito aziendale: gli psicologi del lavoro possono collaborare in aziende e organizzazioni per fornire supporto nella gestione del personale, selezione e valutazione dei dipendenti e del loro benessere, sviluppo di strategie per migliorare il clima lavorativo e gestione dei conflitti
- ambito forense: gli psicologi forensi possono lavorare all'interno del sistema giudiziario, eseguendo per esempio valutazioni psicologiche per indagare la capacità mentale di un imputato
- ambito della ricerca: gli psicologi possono dedicarsi anche alle ricerche scientifiche, per comprendere i processi mentali, il comportamento umano e l'interazione sociale. Possono lavorare in università, istituti di ricerca e laboratori, sviluppando studi empirici e contribuendo alla conoscenza scientifica in psicologia.
Lo psicologo nel settore pubblico
Un laureato in psicologia può trovare occupazione in diverse istituzioni pubbliche come ospedali, scuole, centri di salute mentale o servizi sociali, lavorando con bambini, adulti e anziani.
Lavorare nel pubblico è una grande opportunità di crescita professionale: oltre ai corsi di aggiornamento e di specializzazione regolarmente previsti, l’ambito pubblico può dare la possibilità di interfacciarsi con una grande varietà di casi e di collaborare con altre figure professionali (medici, infermieri, insegnanti o assistenti sociali), acquisendo così competenze in aree diverse della psicologia.
Inoltre, dal momento che si contribuisce al benessere e alla salute mentale della comunità, l’impatto sociale che la figura dello psicologo può avere in questi contesti può essere molto forte.
D’altro canto, gli psicologi impiegati nel settore pubblico possono essere sottoposti a un carico di lavoro elevato a causa delle risorse limitate e della grande richiesta di servizi da parte della popolazione. Si aggiunge poi la restrizione delle risorse finanziarie che può influenzare la qualità dei servizi offerti.
Lo psicologo nel settore privato
Lavorare nel privato offre molte opportunità, ma richiede anche impegno, autonomia e capacità di gestire la propria pratica.
Lo psicologo può scegliere di svolgere la professione privata sia in ambito clinico che consulenziale, dedicandosi a diverse attività. Può, per esempio:
- aprire un proprio studio per offrire consulenza e supporto ai pazienti
- erogare terapia online per raggiungere il paziente ovunque e non essere vincolato alla presenza in studio
- creare reti di collaborazione con medici e altri professionisti per offrire un approccio integrato al trattamento dei pazienti
- fornire consulenza alle aziende per migliorare la gestione del personale
- formare altri professionisti su tematiche che promuovono il benessere psicologico presso enti e istituzioni.
Tra i vantaggi della libera professione vi è la possibilità di stabilire le proprie tariffe e scegliere i propri orari di lavoro: essere un professionista nel settore privato offre infatti una maggiore flessibilità nell'organizzazione delle attività, dando l'opportunità di bilanciare al meglio la vita professionale e quella personale.
Allo stesso tempo, il settore privato può essere altamente competitivo e richiedere quindi un impegno costante nel promuovere e ricercare la propria clientela.
Grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie, però, negli ultimi anni si sono sviluppate nuove modalità di lavoro come la terapia online, che offre la possibilità di raggiungere un bacino più ampio di persone e avere una migliore flessibilità dei propri orari, senza per questo rinunciare alla qualità della terapia che il professionista può offrire e tutelando, come in presenza, la privacy del paziente.
La figura dello psicologo nel prossimo futuro
Negli ultimi anni la consapevolezza sulla salute mentale è aumentata e sta continuando a crescere. La domanda di servizi psicologici e di supporto è sempre maggiore, quindi il futuro per gli psicologi è promettente in molti campi:
- imprenditorialità e benessere mentale dei lavoratori: l'interesse per il benessere dei dipendenti da parte delle organizzazioni sta aumentando e gli psicologi potrebbero essere coinvolti nella creazione di programmi di consulenza psicologica aziendale
- scuola: con il crescente riconoscimento dell'importanza del benessere psicologico, può esserci una maggiore richiesta di psicologi nelle scuole per fornire ausilio agli studenti e consulenza e supporto agli insegnanti
- nuove tecnologie e psicologia online: lo sviluppo di applicazioni, come per esempio la realtà immersiva e virtuale a supporto della professione psicologica, o di piattaforme digitali per la salute mentale e il benessere richiedono esperti psicologi per fornire consulenza virtuale.
Lavorare come psicologo online
La possibilità di esercitare l'attività clinica online ha avuto un impatto significativo sull'evoluzione professionale degli psicologi: il CNOP ha infatti delineato il documento Digitalizzazione della professione e dell’intervento psicologico mediato dal web per chiarire la posizione dello psicologo in un mondo nel quale le nuove tecnologie non possono più essere trascurate.
Oltre alla possibilità di migliorare ulteriormente il work-life balance e alla flessibilità di orario citata in precedenza, gli psicologi che lavorano online godono anche del vantaggio di non essere vincolati a un ambiente fisico specifico per le sessioni di terapia, dato che possono offrire i loro servizi da qualsiasi luogo.
Inoltre, erogare sedute online dà la possibilità di utilizzare una varietà di strumenti e risorse digitali per supportare il lavoro terapeutico e migliorarne l’efficacia, come applicazioni e software per facilitare le sessioni di terapia online e monitorare i progressi dei pazienti.
L'attività clinica online può offrire agli psicologi anche la possibilità di collaborare e connettersi con colleghi in tutto il mondo. Attraverso gruppi online, forum e comunità virtuali, gli psicologi possono condividere le loro esperienze, apprendere dagli altri professionisti e stabilire relazioni professionali significative.
Nuove prospettive per la professione
È importante sottolineare che il futuro della professione dello psicologo dipenderà da molti fattori, tra cui le riforme nelle politiche della salute e negli standard di cura, gli sviluppi tecnologici e i cambiamenti sociali.
La vera sfida, sia per chi si sta affacciando alla professione che per chi pratica da tempo, sarà quella di saper cogliere le evoluzioni del contesto socio-culturale per poter soddisfare al meglio le esigenze emergenti.