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Psicologia del lavoro e delle organizzazioni: chi è e cosa fa lo psicologo del lavoro

Psicologia del lavoro e delle organizzazioni: chi è e cosa fa lo psicologo del lavoro

di Monica Margiotta - 15/11/2023 Contenuto revisionato dalla redazione clinica
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Psicologia del lavoro e delle organizzazioni: chi è e cosa fa lo psicologo del lavoro

Attualmente, il mondo del lavoro appare sempre più dinamico e competitivo e, al suo interno, la psicologia del lavoro e delle organizzazioni svolge un ruolo cruciale nell'aiutare persone e aziende a sviluppare il loro massimo potenziale. 


Tale campo coniuga tematiche di psicologia con approfondimenti sui contesti lavorativi, focalizzandosi sull’indagine del comportamento umano, delle dinamiche interpersonali e delle strutture organizzative. 


In questo ambito lo psicologo del lavoro emerge come una figura chiave, un professionista esperto nell’applicazione di principi psicologici volti al conseguimento di un duplice obiettivo: il miglioramento del benessere dei lavoratori da un lato e l'efficacia delle aziende dall’altro. 


Andrea Piacquadio - Pexels

Cos’è la psicologia del lavoro? Un po’ di storia

 

La storia della psicologia del lavoro si sviluppa parallelamente all'evoluzione del mondo del lavoro e dell'industria. Le sue origini possono essere datate intorno al tardo XIX secolo, avendo radici negli studi pionieristici di psicologi come Hugo Münsterberg e Walter Dill Scott, i quali si concentrarono sulle applicazioni psicologiche nel contesto lavorativo, esaminando temi come la selezione del personale e l'efficacia lavorativa. 


Più tardi, Frederick Winslow Taylor, noto come il padre del “management scientifico”, contribuì significativamente allo sviluppo della psicologia del lavoro pubblicando, nel 1911, il libro Principi di amministrazione scientifica, opera che sottolineava quanto fosse importante l’applicazione di principi scientifici per migliorare l'efficienza del lavoro. 


Fu questo lavoro ad aprire allo studio della produttività e dell'ottimizzazione del lavoro. Successivamente, nel corso delle guerre mondiali, la psicologia del lavoro svolse un ruolo cruciale nella selezione e nell'addestramento dei soldati: infatti, gli psicologi del lavoro contribuirono alla creazione di test d'intelligenza e personalità per assegnare ruoli militari appropriati. 


Tale branca della psicologia si è espansa in modo notevole a seguito della Seconda Guerra Mondiale, portando gli psicologi del lavoro a concentrarsi in misura sempre maggiore sul benessere dei lavoratori, sulla motivazione, sulla comunicazione organizzativa e sulla gestione del cambiamento. 


Più avanti la psicologia del lavoro si è ramificata in varie ulteriori discipline, tra le quali si possono annoverare:


  • la psicologia delle risorse umane
  • la psicologia organizzativa
  • la psicologia industriale

aree che si focalizzano su aspetti specifici del lavoro e delle organizzazioni. L’evoluzione storica più recente è avvenuta con la presenza della tecnologia e la globalizzazione, le quali hanno portato alla necessità di affrontare nuove sfide, come la gestione del lavoro da remoto e la comprensione delle dinamiche multiculturali all’interno dei luoghi di lavoro. 


A ogni modo, la psicologia del lavoro e del benessere nelle organizzazioni continua a evolversi, adattandosi ai cambiamenti nel mondo del lavoro e orientando in misura sempre maggiore la ricerca scientifica verso tematiche incentrate sulle esigenze delle aziende e dei lavoratori


Fauxels - Pexels

La psicologia del lavoro e delle organizzazioni: ambiti di intervento


La psicologia delle organizzazioni e del lavoro rappresenta un campo estremamente diversificato, che ha come focus lo studio del comportamento umano in ambito lavorativo e delle varie dinamiche organizzative. Cosa fa nel concreto uno psicologo del lavoro? 


In breve, uno psicologo del lavoro e delle organizzazioni si occupa di:


  • ottimizzare l'ambiente lavorativo favorendo il benessere organizzativo
  • migliorare il benessere dei dipendenti
  • aumentare l'efficacia organizzativa

Uno psicologo in azienda può operare in diversi ambiti. Vediamo in dettaglio alcuni esempi di applicazione della psicologia del lavoro.


Selezione del personale


Gli psicologi del lavoro sono coinvolti nella progettazione e nell'implementazione di processi di selezione del personale. Essi possono utilizzare diversi strumenti come test psicometrici, colloqui strutturati e valutazioni, al fine di identificare i candidati più adatti a ricoprire una determinata posizione. Per esempio, un'azienda potrebbe utilizzare test di personalità per selezionare un candidato adatto per un ruolo manageriale che richiede abilità di leadership. 


Formazione e sviluppo


Lo sviluppo delle competenze e la formazione dei dipendenti costituiscono degli aspetti chiave per il miglioramento delle performance organizzative. Lo psicologo del lavoro progetta programmi di formazione su misura per aiutare i lavoratori a migliorare le loro abilità. Per esempio, un'organizzazione potrebbe fornire corsi di comunicazione efficace per migliorare il lavoro dei propri collaboratori. 


Gestione dello stress e promozione del benessere

 

La gestione dello stress e la promozione del benessere dei dipendenti diventano sempre più importanti. In tale ambito, un esperto in psicologia del lavoro può creare programmi che siano utili per affrontare le sfide legate allo stress lavoro correlato e promuovere una cultura aziendale salutare. Per esempio, potrebbero introdurre sessioni di mindfulness per aiutare i dipendenti a gestire lo stress ed evitare quote elevate possano contribuire a sfociare in una sindrome da burnout


Leadership e coaching


Uno psicologo o una psicologa del lavoro possono collaborare con i leader aziendali per migliorare le loro abilità di gestione e di leadership. Allo stesso tempo, possono offrire feedback e supporto per aiutare i dirigenti a diventare leader più efficaci. Per esempio, un CEO potrebbe ricevere coaching per sviluppare abilità di leadership trasformazionale. 


Analisi dei processi organizzativi


Gli psicologi del lavoro esaminano anche la struttura e i processi organizzativi per identificare aree di miglioramento. Essi possono condurre indagini riguardanti la soddisfazione dei dipendenti per scoprire eventuali problemi sul lavoro e all’interno dell’organizzazione. 


Cambiamento organizzativo


Nel corso di periodi di cambiamento, come fusioni aziendali o ristrutturazioni, gli psicologi del lavoro possono aiutare a gestire la transizione, fornendo supporto psicologico ai dipendenti e ai dirigenti con l’obiettivo di far affrontare il cambiamento in modo più efficace. 


Karolina Grabowska - Pexels

Lo psicologo del lavoro: il trait d'union tra lavoro e psicologia


Lo psicologo del lavoro è il professionista che unisce benessere psicologico e mondo del lavoro, ed è specializzato nella comprensione e nell’ottimizzazione del comportamento umano all’interno del contesto lavorativo. 


Le sue responsabilità e attività possono variare ampiamente e, come abbiamo visto, coinvolgono sia dipendenti e collaboratori, che processi aziendali: 


  • selezione del personale (in fase di recruiting è frequente in molte aziende un colloquio con uno psicologo del lavoro)
  • valutazione delle competenze e del potenziale, per identificare possibili opportunità di sviluppo e promozione, così come la performance dei dipendenti, andandone ad analizzare capacità di leadership e team-work
  • formazione e sviluppo, così da migliorare le competenze dei dipendenti, con la possibilità di offerta e strutturazione di programmi volti allo sviluppo personale e professionale
  • gestione dello stress e promozione del benessere, ponendo grande attenzione alle questioni legate allo stress e al benessere dei dipendenti, cruciali affinché venga favorito il bilanciamento dell’equilibrio vita-lavoro
  • leadership e coaching, fornendo anche feedback ai dirigenti e ai leader aziendali per migliorare le loro abilità di gestione e leadership e per educare all’intelligenza emotiva al lavoro
  • ricerca e analisi dei processi organizzativi, esaminando la struttura, i processi organizzativi e la psicologia dei gruppi di lavoro, per identificare punti di forza e debolezza per contribuire a migliorare l'efficienza e l'efficacia aziendale. Conduce inoltre delle ricerche per comprendere in modo migliore le dinamiche dell’organizzazione e lo sviluppo delle competenze dei dipendenti
  • gestione del cambiamento supportando le aziende a minimizzare la resistenza al cambiamento e facilitare la transizione dei dipendenti
  • ricerca e analisi dei dati, conducendo ricerche empiriche per raccogliere dati su temi legati al lavoro e alle organizzazioni, attraverso i quali possono essere tratte informazioni preziosi sulle possibili decisioni aziendali
  • gestione dei conflitti sul lavoro, cercando soluzioni che siano efficaci e promuovendo un ambiente di lavoro che sia il più collaborativo possibile
  • sostegno alla diversità e all'inclusione, lavorando alla promozione di un ambiente di lavoro inclusivo e diversificato e sviluppando strategie per garantire la parità di opportunità e politiche e procedure aziendali volte a promuovere un ambiente di lavoro positivo e rispettoso dei diritti dei dipendenti.

Christina Morillo - Pexels

Come diventare psicologo del lavoro


La psicologia del lavoro e dell'organizzazione è una disciplina che, oggi più che mai, riveste un ruolo chiave per il benessere personale e collettivo. Per diventare uno psicologo del lavoro, è necessario seguire un percorso di istruzione e formazione specifico


Come per tutte le carriere che appartengono all’ambito della psicologia, la prima cosa necessaria è il conseguimento di una laurea magistrale in psicologia: è consigliabile che questa sia in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni.


È comunque possibile iniziare la carriera di psicologo del lavoro anche con una laurea in psicologia clinica, una volta ottenuta l’iscrizione all’albo, ma questo prevede la ricerca di:


  • un’ulteriore specializzazione tramite master in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
  • il superamento dell’Esame di Stato
  • l’iscrizione all’Albo degli Psicologi nella Sezione A.

Un aspetto di fondamentale importanza, nel corso o in seguito al completamento della formazione, è l’esperienza pratica, la quale può includere stage, tirocini o lavori in posizioni correlate a tale ambito. Essa risulta necessaria per applicare le conoscenze teoriche all’interno della realtà lavorativa. 


A seguito dell’iscrizione all’Albo e del conseguimento del titolo di Psicologo, è possibile continuare a formarsi con master professionalizzanti riguardanti ambiti generali o specifici della Psicologia del Lavoro, come:

  • la gestione delle risorse umane
  •  il recruiting
  • la formazione
  • la selezione
  • la consulenza organizzativa. 

È possibile e consigliabile, inoltre, unirsi ad associazioni professionali come la Società Italiana di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni (SIPLO) o l'Associazione Italiana Psicologi del Lavoro e delle Organizzazioni (AIPO) se ci si trova in Italia. Queste associazioni offrono risorse, networking e opportunità di apprendimento continuo. 


Psicologia del lavoro: quali sono gli sbocchi professionali?


Cosa posso fare con la laurea in psicologia del lavoro? Come affrontato ampiamente in questo articolo, lo psicologo del lavoro in azienda può avere diversi tipi di ruoli, ciascuno dei quali ha la sua importanza. 


Tuttavia, gli sbocchi lavorativi della psicologia del lavoro possono essere visti anche in una visione più ampia, prevedendo ruoli che non siano solamente ascritti al mondo aziendale, ma anche a quello del singolo:


  • gestione delle Risorse Umane (HR): è possibile lavorare all'interno dei dipartimenti HR delle aziende come responsabili delle risorse umane, gestendo le pratiche di assunzione, formazione, sviluppo dei dipendenti e valutazione delle performance
  • docenza e ricerca accademica: è possibile scegliere di intraprendere una carriera accademica, insegnando e conducendo ricerche in istituti di istruzione superiore
  • consulenza per lo sviluppo di carriera: si può decidere di lavorare come consulenti per l'orientamento professionale e lo sviluppo di carriera, aiutando gli individui a prendere decisioni importanti sulle loro carriere e a pianificare il loro sviluppo professionale
  • formazione in competenze comunicative: è possibile insegnare abilità di comunicazione efficace agli individui e ai gruppi
  • lavoro freelance o come consulenti indipendenti: alcuni psicologi del lavoro scelgono di lavorare come liberi professionisti o consulenti indipendenti, offrendo i propri servizi a diverse organizzazioni su base contrattuale. 

È importante notare che gli sbocchi professionali nella psicologia del lavoro possono variare in base alla formazione, all'esperienza e agli interessi personali. Questo campo offre molte opportunità gratificanti per chi è interessato a comprendere il comportamento umano nel contesto lavorativo e desidera migliorare il benessere dei lavoratori e l'efficacia delle organizzazioni.

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