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La terapia di gruppo e il ruolo del terapeuta

La terapia di gruppo e il ruolo del terapeuta

di Monica Margiotta - 19/09/2024 Contenuto revisionato dalla redazione clinica
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La terapia di gruppo e il ruolo del terapeuta

La terapia di gruppo è una forma di intervento psicoterapeutico all’interno della quale un terapeuta lavora più pazienti contemporaneamente, riuniti in gruppo. Questo approccio offre un contesto supportivo e interattivo in cui i partecipanti possono esplorare le proprie difficoltà personali.


L'interazione con gli altri membri del gruppo può facilitare la comprensione reciproca e la crescita personale, contribuendo a un cambiamento positivo. 


In questo articolo, esploreremo le diverse modalità di terapia di gruppo, il ruolo centrale dello psicologo clinico, specializzato in precisi approcci psicoterapeutici, nella gestione dei pazienti e le competenze necessarie per condurre con successo questo tipo di intervento.


La terapia di gruppo e gli approcci psicoterapeutici


La terapia di gruppo può essere implementata attraverso vari approcci psicoterapeutici, ciascuno dei quali offre una prospettiva unica sulla dinamica di gruppo e sulla conduzione della terapia.


Ad esempio, per quanto riguarda la psicoterapia psicodinamica e psicoanalitica, la terapia di gruppo viene utilizzata per esplorare i processi inconsci dei partecipanti. In questo modo, il gruppo diventa uno spazio all’interno del quale i membri possono proiettare e rielaborare i loro conflitti interni, con il terapeuta che funge da mediatore dell'insight.


In particolare, è importante menzionare lo psicodramma di Moreno, che offre la possibilità di mettere in scena tali conflitti concretamente attraverso l’azione drammatica, favorendo in questo modo la catarsi e l’elaborazione a livello emotivo. Anche nelle sue declinazioni junghiane e lacaniane, lo psicodramma ha come obiettivo l’esplorazione degli archetipi e delle strutture profonde del Sé, facilitando la rielaborazione simbolica dei traumi.


La relazione con gli altri membri del gruppo viene considerata un riflesso delle relazioni esterne, permettendo ai partecipanti di esplorare e modificare le rappresentazioni degli altri e di sé del proprio mondo interiore.


Tima Miroshnichenko - Pexels

La terapia cognitivo-comportamentale (Cognitive Behavioral Therapy, CBT) di gruppo, invece, tende a concentrarsi sulla modifica dei pensieri e dei comportamenti disfunzionali. Nei gruppi CBT, i membri sono incoraggiati a condividere le loro esperienze e a sostenersi reciprocamente nel processo di apprendimento di nuove competenze e strategie di coping


L'approccio strutturato della CBT prevede spesso esercizi pratici, giochi di ruolo e la formulazione di obiettivi, con il terapeuta che guida attivamente il gruppo attraverso le varie fasi del trattamento. Nella stessa cornice teorica, un esempio da menzionare di terapia di gruppo è quello della terapia dialettico comportamentale (Dialectical Behavioral Therapy o DBT), la quale risulta di particolare efficacia per il trattamento del disturbo borderline di personalità.


Nel contesto di tali gruppi, i partecipanti si concentrano sulle capacità di regolazione emotiva, gestione dello stress, consapevolezza e gestione delle relazioni interpersonali, tramite l’apprendimento di abilità e anche tramite l’utilizzo di compiti pratici.


La terapia di gruppo basata sulla Gestalt pone l'accento sull'esperienza presente e sulla consapevolezza di sé all'interno del gruppo. I terapeuti della Gestalt facilitano esercizi esperienziali che incoraggiano i membri a esplorare le loro emozioni e a esprimersi in modo autentico. 


L'attenzione è posta sul “qui e ora” e il gruppo diventa un microcosmo della vita reale, dove i partecipanti possono sperimentare e modificare i loro modelli comportamentali e relazionali.


Nella terapia sistemico-relazionale, il gruppo è visto come un sistema interconnesso, dove le dinamiche tra i membri riflettono quelle delle loro famiglie e altre relazioni significative. Il terapeuta sistemico-relazionale lavora per identificare e modificare i modelli disfunzionali di interazione all'interno del gruppo, promuovendo un cambiamento che si estenda oltre il setting terapeutico. 


Questo approccio è particolarmente utile per affrontare problemi relazionali e familiari, ma può essere applicato anche a una vasta gamma di disturbi psicologici.


La gestione del gruppo di terapia varia anche in base all'orientamento teorico del terapeuta. Per esempio, un terapeuta cognitivo-comportamentale potrebbe adottare un approccio più direttivo e strutturato, mentre un terapeuta della Gestalt potrebbe enfatizzare l'esplorazione esperienziale e l'autenticità.


 In ogni caso, la flessibilità e l'adattamento alle esigenze specifiche del gruppo sono elementi fondamentali per il successo della terapia.


Condizioni e disturbi trattabili con la terapia di gruppo


La terapia di gruppo si dimostra particolarmente efficace nel trattamento di un'ampia gamma di disturbi psicologici. 


Un esempio significativo è rappresentato dal ruolo della terapia di gruppo nell'elaborazione del lutto. Le persone che stanno affrontando la perdita di una persona cara possono trovare nella terapia del lutto di gruppo un luogo di accoglienza e comprensione, dove è possibile elaborare il dolore condividendo storie e sentimenti comuni. 


Questa condivisione aiuta a costruire un senso di comunità e a fornire sostegno emotivo in un momento di grande vulnerabilità, riducendo il senso di isolamento che spesso accompagna il lutto.


Analogamente, la terapia di gruppo è estremamente utile per chi soffre di disturbi d'ansia. All'interno del gruppo, i partecipanti possono esplorare le proprie preoccupazioni e sviluppare strategie pratiche per gestire l'ansia in situazioni reali. La dinamica del gruppo aiuta a normalizzare i sintomi ansiosi, facendo sentire i membri meno soli nelle loro difficoltà e offrendo tecniche cognitive e comportamentali efficaci per ridurre la sensazione di isolamento.


RDNE Stock project - Pexels

Nell'ambito dei disturbi alimentari, come l'anoressia nervosa e la bulimia, con la terapia di gruppo è possibile discutere delle relazioni emotive con il cibo e confrontarsi con altre persone che hanno esperienze simili. Questo scambio favorisce una maggiore consapevolezza dei modelli alimentari disfunzionali e promuove il supporto reciproco tra i partecipanti, aiutandoli a costruire nuove abitudini alimentari e stili di vita più salutari.


Anche nel trattamento della depressione, la terapia di gruppo si rivela estremamente vantaggiosa. Offrendo un contesto di appartenenza e supporto, il gruppo aiuta a ridurre il senso di solitudine che spesso caratterizza questa condizione. La condivisione delle esperienze personali e il sostegno reciproco tra i membri possono incoraggiare un maggiore impegno verso il trattamento e aiutare a mantenere comportamenti positivi.


In particolar modo, per quanto riguarda i pazienti che evidenziano tendenze autolesioniste o suicidarie, risultano di fondamentale importanza i gruppi strutturati, come ad esempio quelli basati sulla DBT menzionati precedentemente. La loro peculiarità infatti si trova nel riuscire ad offrire uno spazio sicuro in cui apprendere una migliore gestione emotiva e strategie volte ad una riduzione dell’impulsività, portando ad una maggiore stabilità emotiva e ad una riduzione dei comportamenti distruttivi (Linehan et al., 2015). 


L'efficacia della terapia di gruppo è ampiamente sostenuta dalla letteratura scientifica. Per esempio, Yalom e Leszcz nel 2005 hanno evidenziato come specifici fattori terapeutici, quali la coesione del gruppo e l'altruismo tra i membri, siano determinanti per il successo del trattamento. 


Questi fattori non solo favoriscono la socializzazione e la condivisione delle esperienze, ma contribuiscono anche in modo significativo al benessere psicologico dei partecipanti, migliorando il loro percorso di guarigione.


Inoltre, meta-analisi e revisioni sistematiche, come quelle di Burlingame e colleghi (2016) e McDermut e collaboratori (2001), hanno confermato l’efficacia della terapia di gruppo nel trattamento della depressione e di altri disturbi mentali, portando in evidenza esiti positivi sia per quanto riguarda la riduzione dei sintomi sia il miglioramento della qualità di vita dei pazienti.


Il ruolo del terapeuta nella gestione del gruppo di terapia


Il terapeuta svolge un ruolo cruciale nella terapia di gruppo, essendo responsabile della creazione e del mantenimento di un ambiente terapeutico sicuro e allo stesso tempo in continua evoluzione. Per questo è tenuto a considerare diversi elementi durante il processo terapeutico.


Il primo compito del professionista è garantire che tutti i membri del gruppo si sentano accettati e al sicuro. Questo implica stabilire un clima di fiducia e rispetto reciproco, dove i partecipanti possono esprimere le loro emozioni e pensieri senza timore di giudizio. 


Il terapeuta deve anche essere attento alle dinamiche che emergono nel gruppo e intervenire quando necessario per mantenere l'equilibrio e l'efficacia terapeutica. 


Questo include la gestione dei conflitti, l'assicurarsi che tutti i membri abbiano spazio per esprimersi e la promozione di un'interazione costruttiva. La creazione di regole del setting terapeutico, come la riservatezza e il rispetto dei turni di parola, è essenziale per il buon funzionamento del gruppo.


Obiettivo chiave del terapeuta è anche incoraggiare la partecipazione attiva di tutti i membri, per esempio facilitando la discussione, ponendo domande stimolanti e utilizzando tecniche terapeutiche coinvolgenti.


Alexis Brown - Unsplash

Il professionista deve avere anche buone doti di comunicazione e di ascolto attivo, rispondere in modo empatico e facilitare la comunicazione tra i membri del gruppo. La chiarezza e la trasparenza nella comunicazione sono fondamentali per prevenire malintesi e garantire che tutti i membri comprendano gli obiettivi e le dinamiche del gruppo.


Il terapeuta è, inoltre, responsabile del monitoraggio del progresso di ciascun membro del gruppo. Questo può includere la valutazione periodica dei sintomi, la riflessione sui cambiamenti comportamentali e l'adeguamento del piano terapeutico in base alle esigenze emergenti. Il feedback continuo è essenziale per mantenere la motivazione e l'impegno dei partecipanti nel percorso terapeutico.


Alcuni interventi evidence-based di gruppo, prevedono una co-conduzione. Per esempio, il Connect Parent Group Training di Marlene Moretti, nell’area del sostegno alla genitorialità, è condotto da due facilitatori, ovvero due psicologi certificati nell’intervento. Tale approccio offre una gestione più dinamica e un monitoraggio maggiormente accurato delle varie interazioni tra i partecipanti, oltre a consentire una maggiore flessibilità nella gestione delle dinamiche di gruppo. 


Le fasi della terapia di gruppo


Trasversalmente ai diversi approcci, possiamo individuare tre fasi principali della psicoterapia di gruppo. 


In quella iniziale il professionista si concentra sulla costruzione della coesione del gruppo e sull'instaurazione di un clima di fiducia. I partecipanti vengono incoraggiati a conoscersi e a condividere le loro aspettative rispetto al percorso terapeutico, così come i risultati che sperano di ottenere, e le loro paure, come il timore di essere giudicati o di non riuscire ad esprimere del tutto le proprie emozioni.


Tima Miroshnichenko - Pexels

Nel corso della fase successiva, quella di stabilizzazione, il gruppo inizia a lavorare sui problemi centrali dei partecipanti. Il terapeuta facilita l'esplorazione dei temi emergenti e promuove l'interazione tra i membri del gruppo. Questa fase è caratterizzata da una maggiore profondità nelle discussioni e da un crescente senso di supporto reciproco. 


Infine, la fase finale della terapia di gruppo è dedicata alla chiusura del processo terapeutico. I partecipanti riflettono sui progressi compiuti e sugli obiettivi raggiunti. Il terapeuta guida il gruppo nella preparazione per il termine delle sessioni, aiutando i membri a trasferire le competenze apprese nella loro vita quotidiana e ad elaborare i sentimenti legati alla separazione dal gruppo.


Le competenze del terapeuta di gruppo


Il successo della terapia di gruppo dipende in larga misura dalle competenze del terapeuta. Queste competenze vanno oltre la semplice conoscenza teorica e includono abilità pratiche e relazionali essenziali per gestire efficacemente le dinamiche di gruppo.


  • facilitazione: il terapeuta di gruppo deve essere un abile facilitatore, in grado di guidare il gruppo attraverso le diverse fasi della terapia. Questo richiede la capacità di creare un ambiente collaborativo, dove tutti i membri si sentano valorizzati e coinvolti. La facilitazione comprende anche la capacità di gestire i conflitti e di aiutare i partecipanti a risolvere le loro difficoltà in modo costruttivo
  • pianificazione: il terapeuta deve essere in grado di organizzare le sessioni in modo che siano coerenti e orientate agli obiettivi del gruppo. Questo include la scelta delle tecniche terapeutiche appropriate, la gestione del tempo e la preparazione di esercizi o attività che facilitino il processo terapeutico
  • empatia e sensibilità culturale: la capacità di comprendere e rispondere empaticamente alle esperienze dei partecipanti è essenziale. Inoltre, i terapeuti devono essere sensibili alle differenze culturali e ai diversi background dei membri del gruppo, adattando il loro approccio per essere inclusivi e rispettosi delle diverse prospettive
  • gestione dell’ansia e dello stress: lavorare con gruppi di terapia può essere impegnativo e richiedere un alto livello di gestione dello stress da parte del terapeuta. È fondamentale che quest’ultimo sia consapevole dei propri limiti e sappia come gestire la propria ansia per mantenere un ambiente terapeutico sereno e sicuro
  • formazione continua: la terapia di gruppo è un campo in continua evoluzione. Per formarsi, i professionisti possono partecipare a corsi di formazione specifici e conseguire crediti ECM per psicologi sul lavoro con i gruppi. Un corso di formazione per terapia di gruppo può fornire competenze specifiche, come la gestione delle dinamiche di gruppo, l'uso di tecniche terapeutiche avanzate e la capacità di adattare la terapia ai diversi disturbi
  • ricorrere alla supervisione: attraverso la supervisione, i terapeuti possono riflettere sulle loro esperienze, ricevere feedback e migliorare le loro competenze. La supervisione è fondamentale anche per mantenere l'integrità professionale e per garantire che il trattamento sia efficace e sicuro per tutti i partecipanti.

La terapia di gruppo come strumento di crescita


La terapia di gruppo rappresenta un potente strumento terapeutico che, se condotto con competenza e sensibilità, può portare a profondi cambiamenti nei partecipanti. 


Il ruolo del terapeuta è centrale in questo processo e richiede un mix di abilità tecniche, relazionali e di gestione del gruppo. Dalla creazione di un ambiente sicuro alla facilitazione delle dinamiche di gruppo, il terapeuta deve essere in grado di guidare i partecipanti attraverso un percorso di crescita e guarigione.


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