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Libri per psicologi: consigli tra colleghi per le letture estive

Libri per psicologi: consigli tra colleghi per le letture estive

di Enrico Reatini - 18/07/2024 Contenuto revisionato dalla redazione clinica
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Libri per psicologi: consigli tra colleghi per le letture estive

Al fresco sotto un ombrellone in spiaggia, stesi all'ombra di un albero in montagna, seduti in treno durante un viaggio o sul divano al riparo dal sole, per molte persone l'estate diventa un'occasione imperdibile per stringere un libro tra le mani. Infatti, le giornate più lunghe e il ritmo più rilassato offrono occasioni ideali per immergersi in buone letture.


I vantaggi della lettura in termini di benessere personale sono numerosi e ben documentati. Per esempio, uno studio della New School for Social Research di New York condotto da Kidd e Castano (2013) e pubblicato sulla rivista Science, dimostra che la lettura promuove l’empatia e la connessione sociale, poiché è correlata ad un aumento della nostra Theory of Mind.


Una ricerca longitudinale sugli anziani (Chang et al., 2021) ha mostrato il potenziale preventivo della lettura contro il declino cognitivo, trasversalmente a diversi livelli di istruzione. Infine, una ricerca pubblicata sul Journal of College Teaching & Learning (Rizzolo et al., 2009), identifica la lettura come una strategia efficace per gestire lo stress.


Personalmente, ho una lista di titoli che custodisco gelosamente e da cui attingo per consigliare i miei pazienti. Tuttavia, recentemente mi sono trovato impreparato di fronte a una domanda: “Esistono libri per psicologi?


Ho convenuto che rispondere a questa domanda fosse molto complesso, ma ho colto la palla al balzo per redigere una breve lista di libri consigliati per chi studia psicologia e per chi in questo ambito ci lavora. 


Istruzioni per rendersi infelici di Paul Watzlawick


L'ironia è un potente strumento per rovesciare i paradigmi, specialmente quelli radicati e automatici. Forse è stata proprio questa convinzione a spingere lo psicologo e filosofo Paul Watzlawick a scrivere, nel 1996, Istruzioni per rendersi infelici, un piccolo e scorrevole manuale utile a raggiungere l’infelicità.


Prendendo le distanze dal grande numero di libri che promettono formule per raggiungere la felicità eterna, in poco più di cento pagine l’autore ci invita a chiederci se realmente la ricerca della felicità, della beatitudine e della serenità siano mete desiderabili della vita. Troppo a lungo, infatti, abbiamo dato per scontato il paradigma secondo cui la ricerca della felicità possa realmente condurre alla felicità.


"Cercare sempre il pelo nell'uovo", "concentrarsi sul passato o sul futuro", e "creare aspettative irrealistiche". Sono solo alcune delle preziose e paradossali istruzioni che, con una buona dose d’ironia, Watzlawick ci consiglia. Attraverso questo divertente espediente, l'autore mette in luce i comportamenti e i pensieri che, invece di avvicinarci alla felicità, ci condannano a una vita di insoddisfazione.


Karolina Kaboompics - Pexels

Il libro di Watzlawick non ha soltanto un’anima critica, ma è profondamente intriso di ottimismo e ci invita costantemente a guardare la vita da una prospettiva diversa. Il messaggio veicolato dal testo è molto chiaro: riconoscendo i nostri schemi di pensiero negativi possiamo sperare di vivere una vita più soddisfacente e allontanarci dalla ricerca compulsiva della felicità eterna.


Leggere questo libro potrebbe essere un’ottima occasione di arricchimento personale e professionale, perché offre strumenti preziosi per una riflessione profonda sulla propria esistenza e sui modi per migliorare la qualità della propria vita.


Favole per Psicoterapeuti di Maicol e Mirco


Ironia e riflessione psicologica per indagare i comportamenti umani e offrire spunti di miglioramento personale e professionale. Pur cambiando contesto storico, forma e stile, nel 2024 gli autori Maicol & Mirco hanno creato un prodotto che condivide il cuore pulsante dell’opera di Watzlawick.


Favole per Psicoterapeuti è una raccolta di brevi storie illustrate che combinano umorismo nero e tematiche psicologiche. Questi racconti ci parlano di ansia, paura, lutto, amore, relazioni e identità. Sono pensati per divertire e per offrire spunti di riflessione su vari aspetti della nostra esperienza di vita in un linguaggio, quello del fumetto, che è sempre più della somma delle sue parti.


Le storie sono una commistione tra racconti già pubblicati per la rivista Linus e di altre pubblicazioni che rappresentano non solo materiale prezioso per le nostre riflessioni estive, ma anche un potente strumento da poter inserire nei nostri colloqui. Le favole rappresentano uno strumento terapeutico che può facilitare la discussione con i pazienti, aiutando a esplorare temi difficili in un modo più leggero e accessibile, soprattutto nel lavoro con gli adolescenti.


Storia di un corpo di Daniel Pennac


Il 3 agosto 2010, dopo essere tornata dal funerale del padre, Lison scopre di aver ricevuto un ultimo regalo post mortem del defunto genitore: il curioso diario del corpo che il padre ha tenuto dall'età di dodici anni fino ai suoi ultimi giorni.


Al centro di queste pagine regna, con tutta la sua fisicità, il corpo dell'io narrante che ci accompagna nel mondo, facendocelo scoprire attraverso i sensi. Dal sapore del mosto d'uva all’enuresi, dal sesso alla guerra, giorno dopo giorno, Pennac ci racconta con forma diaristica il viaggio di una vita, soffermandosi sull’importanza delle sue strepitose e piccole scoperte.


Seguendo la linea dell’ironia dettata dai precedenti libri, con Storia di un corpo di Daniel Pennac ci spostiamo sul versante più intimo e delicato di questa dimensione. 


In questo romanzo di formazione, l'autore francese ci porta a esplorare una vita attraverso la lente del corpo, raccontando le esperienze e le riflessioni che da questo plasmano l’identità. Affronta temi universali come la crescita personale, le relazioni interpersonali, il significato della vita e l'accettazione di sé.


Un’ottima lettura per ricordarci di vivere il nostro lavoro come scoperta e il nostro corpo come il luogo privilegiato dove farla. Anche dal punto di vista professionale, Storia di un corpo ci ricorda l’importanza di inserire il corpo, con le sue incertezze e contraddizioni, all’interno delle nostre riflessioni sui pazienti.


Sul baciare, il solleticare e l’essere annoiati di Adam Phillips


Nel racconto di Pennac è il corpo, la sua scoperta e le sue esperienze a plasmare l’identità del protagonista.


Nell’opera Sul baciare, il solleticare e l’essere annoiati del 1993, Adam Phillips ci introduce invece in una narrazione del corpo permeata di psicoanalisi. 


Il libro di Phillips attinge dalle teorie dei grandi analisti del passato, spiegandole con un linguaggio semplice ma non banale, frutto della sua capacità di mescolare teoria psicoanalitica, esempi concreti e narrazioni personali. In questo modo, azioni quotidiane come il bacio, il solletico e la noia diventano il pretesto per un'indagine anticonformista sulla nostra esperienza di vita.


Karolina Kaboompics - Pexels

I saggi contenuti nell’opera trattano di desiderio e amore, bacio e intimità, solletico e gioco, noia e creatività, sempre osservati attraverso la lente dell’approccio psicoanalitico. 


È una lettura certamente impegnativa, ma ideale per coloro che desiderano porsi nuove domande anche durante l’estate e con un testo di dimensioni abbastanza contenute.


Walden Due di B.F. Skinner


Se i libri precedenti cercavano di interpretare il vissuto umano leggendolo attraverso il punto di vista del vissuto di singole esperienze, il romanzo Walden Due esplora temi legati al comportamento umano partendo dall’analisi sociale fino ad arrivare alla possibilità di creare una comunità basata sui principi del comportamento operante.


Il romanzo è stato ultimato da Skinner nel 1948 ed è ambientato negli Stati Uniti dopo la Seconda Guerra Mondiale. Narra la storia di una visita a Walden Due, una comunità immaginaria e utopica fondata dal personaggio di fantasia T.E. Frazier e basata sui principi del comportamentismo.


Il romanzo esplora come questi principi possono essere applicati per creare una società armoniosa e produttiva, riflettendo continuamente sul tema della tensione tra il controllo comportamentale e la libertà personale.


Walden Due è tecnicamente un romanzo utopico, definito anche distopico da alcuni critici letterari ma, sfogliandolo pagina per pagina, il lettore non potrà far a meno di mettere in discussione la realisticità e la desiderabilità di un tale sistema. 


Questo libro ha avuto un impatto significativo sulla psicologia e sulla filosofia sociale, stimolando dibattiti sui temi del controllo comportamentale, della libertà e dell’utopia. Mentre alcuni critici sottolineano i limiti di una visione meccanicistica dell'essere umano e i potenziali pericoli di un controllo sociale troppo rigido, altri elogiano il libro per la sua visione innovativa e la sfida alle convenzioni sociali. 


Una visione capace di farci porre una domanda tanto scomoda quanto interessante: quali sono le forme di controllo sociale in atto ai giorni nostri? Per questi motivi, Walden Due è un romanzo che può far riflettere sul ruolo del terapeuta e della terapia su numerosi livelli.


Neurodivergente. Capire e coltivare la diversità dei cervelli umani di Eleonora Marocchini


Non mancano libri di stampo psicologico che, come Walden Due, raccolgono la sfida di cercare nuove modalità per creare una società più inclusiva e armoniosa. 


Neurodivergente. Capire e coltivare la diversità dei cervelli umani di Eleonora Marocchini, edito nel 2024, attraverso un approccio e una sensibilità differente e più legata ai nostri giorni e alle più attuali teorie, discute su come organizzare la società in modo da valorizzare il potenziale umano e promuovere il benessere di tutti i suoi membri.


Il libro esplora il concetto di neurodivergenza, sottolineando che condizioni come l'autismo, l'ADHD e la dislessia rappresentano differenze neurologiche piuttosto che disabilità da correggere. Il libro ci porta a riconoscere il valore potenziale della neurodivergenza, che non solo arricchisce le nostre comunità, ma offre anche nuove prospettive e soluzioni innovative a sfide comuni.


Marocchini esplora queste prospettive, cercando di rappresentare un punto d'incontro tra i pensieri della comunità scientifica e quelli dei movimenti istituiti dai diretti interessati. Questo libro è una guida che ci orienta alla scoperta della neurodiversità umana e della sua complessità, offrendo un contributo significativo al dibattito su come costruire una società più inclusiva e rispettosa delle differenze neurologiche.


A panda piace… Capirsi di Giacomo Bevilacqua


Cambiamo nuovamente stile, ma restiamo sul tema centrale: l'esplorazione e l'accettazione delle diversità umane.


Attraverso il fumetto, Giacomo Bevilacqua ci offre alcune riflessioni importanti su come possiamo comprendere meglio noi stessi e gli altri, valorizzando le differenze che ci rendono unici.


A panda piace… Capirsi è più di un semplice libro di fumetti, è un'opera che invita alla riflessione personale. La capacità di Bevilacqua di coniugare umorismo e profondità rende questo libro un prezioso strumento per chi cerca di comprendere meglio se stesso e gli altri. L’ultima fatica dell’autore romano combina umorismo, riflessione e introspezione. È un libro che può essere apprezzato da un pubblico ampio, dai lettori occasionali agli appassionati di psicologia e filosofia, dai bambini agli adulti. 


Karolina Kaboompics - Pexels

Le avventure e le riflessioni del panda, alter ego dell’autore, diventano un pretesto per esplorare temi universali, rendendo ogni pagina un'occasione per una piccola scoperta personale e il volume una fonte inesauribile di spunti clinici da poter utilizzare con i pazienti.


L’attenzione alla qualità delle strisce, infatti, è talmente alta che a fine volume è possibile trovare un’attenta bibliografia delle fonti, dimostrando l'impegno dell'autore nel fornire contenuti che non solo intrattengono, ma educano e stimolano il pensiero critico.


Distruggi questo diario (dove vuoi) di Keri Smith 


Ultimo e divertentissimo consiglio di lettura per l'estate. Distruggi questo diario (dove vuoi) di Keri Smith è un libro interattivo ed esperienziale che si distingue per la sua originalità e per l'approccio innovativo alla comprensione di sé


Pubblicato per la prima volta nel 2007, il libro si presenta come un diario, ma con una serie di istruzioni e suggerimenti che invitano il lettore a "distruggere" fisicamente le sue pagine attraverso varie modalità.


Questo volume di enorme successo ci ricorda che la comprensione di noi stessi non passa solo dall’acquisizione di concetti, ma anche dall’esperienza e dalla possibilità di auto-espressione. Le attività incoraggiano proprio l'auto-espressione e la sperimentazione, promuovendo la libertà creativa e la spontaneità, invitando i lettori a uscire dagli schemi convenzionali e a esplorare la loro creatività senza paura del giudizio o dell'errore.


Distruggi questo diario (dove vuoi) può rappresentare un vero e proprio esercizio terapeutico per chi lotta con il perfezionismo o lo stress. È molto più di un semplice libro: è un'esperienza che invita alla riflessione, alla creatività e alla scoperta di sé in modo divertente e liberatorio. 


Letteratura per psicologi: un tema complesso


Mentre completavo questa lista e guardavo la varietà dei titoli inclusi, insieme alle molte opzioni che avevo escluso, sono tornato sulla domanda iniziale: "Esistono libri adatti agli psicologi?". 


Credo di essermi reso conto del perché trovassi difficile dare una risposta definitiva.


I libri, con le idee degli autori e le esperienze che raccontano, sono sempre fonti preziose di crescita personale e professionale. Ogni testo offre nuove prospettive, arricchisce la nostra comprensione del comportamento umano e ci fornisce strumenti pratici per affrontare le sfide nella pratica clinica e nella ricerca psicologica.


La lettura, infatti, non solo aumenta le nostre conoscenze, ma ci permette di vivere nuove esperienze. Non poco come attività da poter fare a riposo. 



BIBLIOGRAFIA


  • Bevilacqua, G. K., 2024, A panda piace… Capirsi, Gigaciao, Roma
  • Chang, Y. H., et al., 2021, Reading activity prevents long-term decline in cognitive function in older people: evidence from a 14-year longitudinal study, in International Psychogeriatrics, 33(1), 63-74
  • Kidd, D. C., Castano, E., 2013, Reading literary fiction improves theory of mind, in Science, 342(6156), 377-380
  • Maicol & Mirco, 2024, Favole per Psicoterapeuti, Bao Publishing, Milano
  • Marocchini, E., 2024, Neurodivergente. Capire e coltivare la diversità dei cervelli umani, Edizioni Tlon, Roma
  • Newman, B., 1993, Discriminating utopian from dystopian literature: Why is Walden Two considered a dystopia?, in The Behavior Analyst, 16, 167-175
  • Pennac, D., 2014, Storia di un corpo, Feltrinelli, Milano
  • Phillips, A., 1993, Sul baciare, il solleticare e l’essere annoiati. Saggi psicoanalitici sulla vita inesplorata, Il Pensiero Scientifico Editore, Roma
  • Rizzolo, D., et al., 2009, Stress management strategies for students: The immediate effects of yoga, humor, and reading on stress, in Journal of College Teaching & Learning, 6(8), 79-88
  • Skinner, B.F, 1975, Walden Due: utopia per una nuova società, La nuova Italia, Firenze  
  • Smith, K., 2007, Distruggi questo diario (dove vuoi), Corraini Edizioni, Mantova
  • Watzlawic, P., 1996, Istruzioni per rendersi infelici, Feltrinelli, Milano

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